La schiena: un oggetto o un processo?
In letteratura si distingue il corpo come oggetto dal corpo come processo.
La visione del corpo come oggetto si riferisce a mettere al primo posto il criterio estetico, l’apparenza fisica. É quello che avviene purtroppo ancora molto spesso nella nostra societá e nell’ambito della scoliosi. Questo concetto porta a un processo di “oggettivazione”: la persona, in genere le donne, iniziano ad essere valutate per la loro apparenza estetica e spesso di tipo sessuale. La conseguenza di questo processo molto diffuso nella nostra cultura è che la persona inizia ad “auto-oggetivizzarsi”, cioè a trattare il proprio corpo adottando la prospettiva di un osservatore esterno. Questo implica un alto grado di stress, di controllo del proprio comportamento e una sconnessione dal proprio sentire corporeo.
Nella scoliosi, il corpo o meglio la colonna vertebrale può essere trattato come oggetto dai professionisti quando questi solo dedicano interesse e attenzione a misurare la radiografia dei propri pazienti, o fare loro foto o a disegnare sulla loro schiena con i pennarelli (invece di farlo sul nastro o scotch di carta, ad esempio), poco interessati ad altre aree della vita del paziente.
La visione del corpo come processo fa riferimento invece al considerare la funzionalità del corpo. Ci sarebbero almeno 6 aree da considerare:
- I processi interni: considerare il corpo nello svolgimento delle sue funzioni come digerire, recuperarsi da un raffreddore, respirare, etc. Dare importanza alla respirazione è essenziale, ad esempio, nell’ambito della scoliosi per la trasformazione a carico della gabbia toracica, per via dell’oppressione del corsetto, per la dimensione emozionale associata alla respirazione.
- Le capacitá fisiche: considerare la forza e la flessibilitá del corpo della persona e le azioni che il corpo permette di eseguire.
- Attività creative: il corpo viene percepito nella sua dimensione creativa che permette di muoversi, danzare, cantare, disegnare, etc.
- Comunicazione con gli altri: il corpo viene considerato nelle sue potenzialitá espressive attraverso il linguaggio non verbale, il contatto visivo, ...
- Cura di sé: la persona si prende cura di sé e del proprio corpo, dormendo in modo regolare, curando l’igiene, portando il corsetto, realizzando gli esercizi specifici, etc.
Se riusciamo veramente a considerare e a percepire queste dimensioni, secondo gli autori (Alleva et al. 2015) ne deriva una sensazione di profonda gratitudine per il nostro corpo.