Cifosi

La cifosi o meglio l’ipercifosi è una condizione in cui la colonna vertebrale si arrotonda, facendo sembrare che la persona abbia una postura più curva in avanti rispetto alla normale postura eretta. Come nel caso della scoliosi, anche nell’ipercifosi si distingue ipercifosi strutturale e posturale. La prima detta anche Morbo di Scheuermann comporta una modificazione permanente della struttura delle vertebre a differenza dell’ipercifosi posturale che pertanto è modificabile attraverso esercizi.

Esiste una relazione tra l’ipercifosi e la psicologia? Che dice la scienza?

Se infatti intuitivamente si possono attribuire certe emozioni a un tipo di postura piuttosto che ad un’altra, gli studi a riguardo sono ancora limitati. Si considera che esiste una correlazione tra la postura corporea e la postura mentale (Castellanos, 2022). Pare, ad esempio, che la postura abbia un effetto sulla memoria: nella postura eretta la memoria sarebbe piú ampia e neutra mentre nella postura incurvata la memoria selezionerebbe gli aspetti negativi della realtá (Michalak et al. 2014). Tuttavia, uno studio americano (Guimond et al., 2012) su ipercifosi e personalitá sfaterebbe il mito che vede associata l’introversione alla postura cifotica, infatti, in questo studio, l’83% dei soggetti con una postura cifotica risultarono estroversi.

 

In letteratura, comunque, gli studi scientifici relativi alla psicologia nei pazienti con ipercifosi sono molto limitati però i pochi studi presenti rivelano una gran sofferenza nei pazienti a causa del dolore. Una postura cifotica può influenzare il modo in cui ci si sente riguardo a se stessi, il rapporto con il proprio corpo e può avere un impatto sullo stato d’animo. Alcuni studi, inoltre, suggeriscono che adottare una postura più eretta potrebbe migliorare il tono dell’umore e la fiducia in se stessi. Inoltre, sempre viene considerato l’impatto positivo che l’esercizio fisico ha a livello di umore e autostima; infine, il mindfulness, una tecnica derivante dalla tradizionale meditazione, che mette al centro il respiro e la possibilità di stare nel momento presente, si sta rivelando una gran alleata nell’ambito del dolore fisico, della depressione e della qualitá di vita (Hilton L et al. 2017)

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